La quarta edizione del Premio Giornalistico FIRMO 2016, assegnato in passato ad affermate personalità del mondo dell’informazione, quali Paola Emilia Cicerone, Michele Mirabella e Romano Ciriaci, cade in un momento particolarmente significativo e fecondo per la storia della Fondazione.
Oltre infatti a celebrare il suo decennale, FIRMO festeggia l’inaugurazione del laboratorio FirmoLab operante nel campo della ricerca sulle malattie rare che completa la mission FIRMO e segna un momento di passaggio nella sua strategia di comunicazione.
L’arricchimento delle attività istituzionali infatti renderà, in un prossimo futuro, ancora più importante e strategica la diffusione delle informazioni e dei risultati della ricerca presso il grande pubblico, rivestendo di nuova e maggiore importanza, nonché di visibilità, anche il relativo Premio Giornalistico.
Il quarto premio giornalistico FIRMO 2016, consistente in una preziosa scatola d'argento cesellata dall’artigiano argentiere Pagliai, simbolo del riconoscimento di professionalità e competenza, è stato quindi consegnato dall'Assessore Sara Funaro alla vincitrice Dottoressa Margherita de Bac per l’impegno, la correttezza e la serietà con cui ha negli anni operato a diffondere presso il grande pubblico temi legati alla prevenzione e alla cura delle malattie delle ossa.
L’evento, pubblico e solenne, si è svolto Il 24 marzo 2016 nella Sala di Lorenzo, in Palazzo Vecchio a Firenze, alla presenza di un folto pubblico di rappresentanti delle Istituzioni cittadine, nonché di eminenti personalità della cultura e dell’informazione nazionale.
Durante la premiazione la Dott.ssa Maria Luisa Brandi, Presidente della Fondazione FIRMO, ha ricordato come nella sua attività la Dott.ssa De Bac abbia toccato, con precisione e sensibilità, numerosi campi della medicina, soffermandosi in particolare sul settore delle malattie rare, interesse comune alla Fondazione FIRMO.
Anche l'Assessore Funaro ha voluto sottolineare l'importanza dell'impegno di ricerca e divulgazione nel settore delle malattie rare, in cui i piccoli numeri non attraggono la ricerca, ma sono comunque importanti per la loro unicità.
La Dottoressa de Bac ha infine ringraziato, ricordando come l'interesse per le malattie rare sia nato dal desiderio di amplificare questo mondo senza voce, storie di dolore trasformate naturalmente in scritti e poi blog, diventato poi riferimento di speranza per tante persone; grande gratificazione, umana e professionale, per una vita dedicata alla comunicazione.