Firenze, 11 maggio 2018,

 

In un paese, come l’Italia, in cui la prospettiva di vita sta rapidamente crescendo, l’osteoporosi richiede ormai un intervento urgente da parte delle istituzioni. Anche l’Organizzazione Mondiale per la Sanità ha più volte richiamato l’attenzione dei responsabili delle politiche sociali sul problema. 

 

Il modo più efficace per arginare questo incremento progressivo della patologia è l’attuazione di una politica di prevenzione e di diagnosi precoce, che può attuarsi solo in presenza di una strategia di azione complessiva, nella quale tutte le componenti in gioco cooperino in modo organico: gli interventi di prevenzione, diagnosi, cura, gestione delle complicanze e cure primarie devono interagire, coordinando le diverse branche specialistiche coinvolte.

 

L’elaborazione di una strategia di azione complessiva è dunque il primo e indispensabile passo per trovare una risposta a questo problema crescente.

In quest’ottica, la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, nella seduta del 10 maggio 2018, ha ratificato un documento di indirizzo, denominato “Una strategia di intervento sull’osteoporosi”. Alla stesura del documento hanno partecipato molte Società Scientifiche e, quanto prima, l’accordo sarà pubblicato sul portale del Ministero della Salute.

 

Tra i nomi di spicco dei firmatari, insieme agli esponenti ministeriali e delle principali Società mediche del settore, troviamo la Professoressa Maria Luisa Brandi, Ordinario di Endocrinologia presso l’Università degli Studi di Firenze e Presidente di FIRMO, Fondazione Italiana Ricerca sulle Malattie dell’Osso. A lei abbiamo chiesto quale sia l’importanza di questa iniziativa: “Si tratta di un passaggio fondamentale. Un intervento coordinato delle Istituzioni è imprescindibile, se vogliamo condurre una lotta seria contro questa malattia e i costi sociali che comporta. Solo con l’elaborazione di una strategia unitaria, che preveda interventi di prevenzione e gestione della patologia e delle sue complicanze, potremo ottenere risultati tangibili. Tra l’altro è da sottolineare come l’attuazione delle linee guida indicate nel documento non comporterà alcun aggravio di oneri a carico della finanza pubblica. Quello intrapreso è dunque un percorso estremamente virtuoso, nel quale ci sono solo risvolti positivi”.

Data comunicato: 
11 Maggio 2018